La cosiddetta scena di Canterbury (genere musicale ben definito nell’area prog) nasce negli anni Sessanta dall’incontro di un gruppo di studenti Mike Ratledge, i fratelli Hugh e Brian Hopper, Kevin Ayers e Robert Wyatt. Li accomuna la passione per la musica jazz e la letteratura della Beat Generation. A loro si aggiunge David Allen, australiano, un po’ più anziano di loro, che diventa una specie di tutor con il suo carisma e l’aspetto da hippie. 

Dopo la breve esperienza col gruppo prog Il Sistema, il leader Ciro Perrino nel 1972 fonda Celeste, band grazie alla quale porta avanti i suoi approfondimenti e gli studi di composizione su pianoforte, flauto, oboe e sintetizzatori. Al suo fianco ci sono Guido Sottile alla batteria, Leonardo Lagorio fiati e piano elettrico e Floriano Ruggero all’organo Hammond e all’organo Thomas a due tastiere. L’obiettivo di Perrino è quello di sviluppare maggiormente quella parte più classica e acustica cresciuta nella rivisitazione di autori soprattutto della tradizione russa dell’Ottocento come – solo per citarne due – Musorgskij e Borodin, utilizzando armonie mediterranee per marcare una propria forte identità.