Come molti grandi attori comici, John Belushi era formi¬dabile sul palcoscenico: spiritoso, pungente, grintoso, bello e pieno di vita. Dietro le quinte invece, assalito da paure e rancori, depresso, insicuro. Un vuoto enorme che non si colma con il grande amore di Judy o le tante amicizie e neppure con dosi industriali di stupefacenti. Grazie a un pugno di film, un paio di dischi e il Saturday Night Live, Belushi ha conquistato il pubblico, diventando in pochi anni un vero e proprio mito. Con le sue interpretazioni e con la sua vita incandescente ha raccontato la società degli anni 80, senza neppure viverli, stroncato da una overdose nel 1982.
Il suo culto si tramanda attraverso le generazioni.
«I miei personaggi dicono che va bene essere incasinati. Le gente non deve necessariamente essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no».
Casa editrice: Re Nudo
Prezzo: €12
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