«I Green Day sono più grandi dei Ramones». Con questa frase Billy Corgan, leader degli Smashing Pumpkins, ha scatenato reazioni stizzite e ironiche sul web – esilarante il meme in cui Marge Simpson commenta: «È vero, ma non dovrebbe dirlo». Il frontman di Chicago non intendeva sminuire i fondatori del punk rock e ha infatti precisato che nel mondo in cui è cresciuto i Ramones erano i numeri uno e in un certo senso lo saranno sempre perché sono stati i primi. Tuttavia Corgan ritiene che i Green Day abbiano oggi un'influenza e un successo maggiori. Vero o no che sia, il tempismo di questa dichiarazione è quantomeno sospetto visto che gli Smashing Pumpkins sono stati la band di apertura ai tour dei Green Day tra il 2024 e il 2025. Il rapporto di amore-odio che intercorre tra vari musicisti e i Ramones non è proprio una novità. Indimenticabile in questo senso una lettera pubblicata nel luglio del 1976 dal Melody Maker, magazine musicale britannico, in cui un diciassettenne Morrissey, non ancora leader degli Smiths, definiva i Ramones «spazzatura», una presuntuosa band senza talento capace di spingersi oltre i confini di New York City grazie a una stampa che li raffigurava ingiustamente come dei del rock. Le invettive proseguivano: «la loro regola è essere il più incompetenti possibile», «fanno sembrare gli Stooges dei primi violini», «dovrebbero essere dimenticati», giusto per citarne alcune. La capacità di cambiare idea è una qualità che non manca a Morrissey. Nel 2007 ha dichiarato di aver prenotato un loculo al cimitero Hollywood Forever di Los Angeles in prossimità della tomba di Johnny Ramone, nota per la scultura che ritrae il chitarrista mentre suona la sua iconica chitarra Mosrite. Due anni dopo Morrissey ha pubblicato il 45 giri di Something Is Squeezing My Skull, sulla cui copertina è raffigurato proprio accanto alla tomba di Johnny Ramone. Non pago, nel 2014 ha curato la raccolta Morrissey Curates The Ramones, una sorta di best of dei Ramones secondo Morrissey, e nel 2016 ha interpretato la cover di Judy Is a Punk del quartetto newyorkese. La storia dei Ramones è ufficialmente finita il 6 agosto del 1996, con il loro 2.263esimo e ultimo concerto al Billboard Live at Palace di Los Angeles. Chi sperava in una reunion si è dovuto arrendere nel 2001, quando Joey Ramone è venuto a mancare a causa di un linfoma. Ricoverato in ospedale, Joey si è spento mentre ascoltava In a Little While degli U2. Bono e compagni hanno voluto omaggiare i Ramones in due occasioni: nel 2003, con la cover di Beat on the Brat nell'album tributo We're a Happy Family, e nel 2014 con il singolo The Miracle (of Joey Ramone), canzone che evoca il folgorante concerto dei Ramones a cui Bono e compagni assistettero a Dublino nel 1978. Forse però i sentimenti degli U2 nei confronti i Ramones non sono stati costanti nel tempo. Nell'autobiografia postuma di Johnny Ramone, uscita nel 2012, il chitarrista racconta che quando i Ramones aprirono per gli U2 non si incontrarono nel backstage. Johnny era particolarmente indispettito dalla presenza dei grossi gorilla della sicurezza che bloccavano l'intero corridoio, tanto da scrivere: «Questa band non tratta bene le persone» e da non capire perché gli avessero chiesto di suonare con loro per poi isolarsi in quel modo. L'ultraventennale carriera dei Ramones è nota per i suoi alti e bassi. Si racconta che dopo il loro primo concerto al CBGB, storico locale dell'East Village di Manhattan, il titolare, Hilly Kristal, abbia detto alla band: «La gente vi odierà, ma domani tornate comunque». I Ramones suonarono al CBGB per un anno e mezzo davanti a un pubblico sempre più numeroso, attirando l'attenzione del giornalista Danny Fields, che divenne il loro manager e li aiutò a ottenere il primo contratto discografico con la Sire Records nel 1976. Mentre in Europa la band godeva di grande considerazione e in Sudamerica si esibiva negli stadi, negli USA continuava a suonare principalmente in piccoli club senza ottenere un ampio riconoscimento popolare. Eppure nel 2002, un anno dopo la morte di Joey, i Ramones furono inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame, introdotti sul palco da Eddie Vedder, con cresta e chiodo d'occasione. L'anno successivo, a pochi passi dal CBGB, fu inaugurato il Joey Ramone Place, un angolo di New York dedicato alla memoria del cantante. I riconoscimenti ai Ramones non sono dunque mancati, anche se spesso in ritardo. A volte l'arte ha bisogno di tempo per essere compresa e l'autenticità può contare più del successo commerciale immediato. Oggi nessuno può negare che quei quattro ragazzi del Queens sono diventati leggende del rock, capaci di creare un genere musicale che prospera da oltre cinquant'anni. In questo i Ramones non possono essere superati, che lo ammetta o no Billy Corgan.
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