Rupi Kaur e la poesia empatica

Paolo Massimo Guerzoni

Rupi Kaur è un nome che negli ultimi anni ha iniziato a circolare sempre di più nel mondo della letteratura contemporanea. La sua scrittura è diventata un fenomeno culturale, la sua voce poetica è in grado di risuonare nell’animo umano e toccare il cuore, offrendo un’esperienza di empatia e autenticità. Nata in India e emigrata in Canada a quattro anni, Kaur ebbe alcune difficoltà durante la scuola primaria nel parlare e comprendere l’inglese, ma riuscì ad aprirsi agli altri bambini grazie ai suoi disegni e dipinti. La sua vena poetica si dimostrò già allora quando per i compleanni dei suoi amici cominciò a scrivere poesie. L’autenticità mostrata da giovanissima unita alla capacità di condividere esperienze universali ancora oggi riesce a catturare lettori e lettrici di ogni età. Attraverso le sue poesie affronta temi come l’amore, il dolore, la guarigione e l’empowerment. Le sue parole fungono da diapason in chi legge, creando un senso di connessione e appartenenza e quindi un forte legame emotivo. 

È una scrittura che si distingue per semplicità e immediatezza, in grado di comunicare emozioni complesse in poche parole: “… pensa a quei fiori che pianti / in giardino ogni anno / t’insegneranno / che anche le persone / devono appassire / cadere / radicare / crescere / per poter fiorire”. “un / uomo / che piange - un dono”: il suo stile essenziale permette di immergersi nelle sue poesie in modo totale, e di vivere un'esperienza di lettura accessibile e coinvolgente. Alcuni versi sono un pugno allo stomaco: “mi inchiodavi / le gambe / al suolo / con i tuoi piedi / e pretendevi / che mi alzassi”; altri commuovono e fanno riflettere o appassionare fino al punto di fungere da ispirazione: “nulla è più sicuro del suono di te che mi leggi qualcosa - l’appuntamento perfetto”. 

Non si limita a esplorare temi personali, ma affronta anche questioni sociali e politiche: “le nostre schiene raccontano storie che nessun dorso di libro regge - donne di colore”, solleva questioni come il femminismo, la violenza domestica, l’identità culturale e il razzismo. Attraverso la sua poesia, Kaur invita alla riflessione critica e all'azione per promuovere l'uguaglianza e la giustizia sociale. Leggere le sue opere non solo offre una prospettiva unica su tali questioni ma anche uno spunto per capire dove si possa migliorare. La sua scrittura è intrisa di un profondo senso di ristoro per gli animi. Affrontando tematiche di dolore e traumi personali, Kaur condivide un percorso di guarigione personale attraverso la sua arte. 

Leggere le sue poesie può essere un atto di “autoguarigione” per noi che leggiamo, offrendo conforto e ispirazione per superare momenti difficili: “l’amore verrà / e quando l'amore verrà / l’amore ti stringerà / l’amore ti chiamerà per nome / e ti squaglierai / talvolta però / l’amore ti farà male ma / l'amore non lo farà mai apposta / l’amore non farà giochetti / perché l’amore sa che la vita / è stata già abbastanza dura”.