Di giorno mostra, di notte Disco

Anna Maria Turra

Il progetto e la ricerca della mostra-evento sono stati curati dagli studenti del Laboratorio di Progettazione degli Interni del Politecnico attraverso un’indagine che ha raccolto testimonianze, tracce e frammenti di un mondo effimero e rivoluzionario ancora capace di intercettare il contemporaneo con storie che hanno anticipato la sua complessità sociale e culturale. Musica elettronica, danza, dress code, affermazione della propria identità e lotta per i diritti civili hanno rappresentato un superamento della pura scala materiale di questi Interni discomusicali, trasformandoli in luoghi di elaborazione e sperimentazione di un nuovo ecosistema (transterritoriale) del cambiamento. Questa molteplicità di tendenze e comportamenti ha sviluppato un codice esplorativo di negoziazione, di attivismo politico, spesso di riscrittura delle relazioni e dei diritti che al proprio interno l’hanno regolata. 

Discorivoluzione si è presentata in tre sezioni esplorative: Discodiorama, Discoarcheologia e Discoarchivio, tre segmenti in grado di rileggere criticamente lo scenario della discoteca nel suo significato più ampio dal 1960 a oggi e di raccontarlo attraverso l’esperienza diretta e una molteplicità di media e materiali autoprodotti. 

Le cinque Disco-Installazioni, progettate dagli studenti del Laboratorio di Progettazione degli Interni guidato da Davide F. Colaci e Lola Ottolini, hanno attivato gli spazi del PAC durante gli eventi musicali serali, esprimendo quello sguardo sul presente e sul futuro della discoteca di cui il progetto è portatore. 

Il progetto ha dispiegato istanze ed ispirazioni mostrando uno strabiliante luogo di sperimentazione partecipata che riscrive le regole del rapporto didattico tra docente e studente in grado di affrontare, immersi nella ricerca, una vera e propria rivoluzione sui temi della contemporaneità. 

 

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